Secondo il diario madrileno, al di là del blocco subito da Nesta sul rigore che ha spaccato la partita, esiste un altra situazione che lascia perplessi: al momento del contatto che ha portato larbitro olandese a fischiare il rigore.... la palla non era ancora in gioco e Kuipers avrebbe potuto fermare semplicemente il gioco. Invece ha inflitto la punizione più dura al Milan (guarda le foto a lato)
IL PORTAVOCE DI MOU DOPO IL SECONDO RIGORE:
"ABBIAMO CAPITO CHI VINCE LA CHAMPIONS"
Eladio Paramés, portavoce del tecnico portoghese ha commentato ironicamente via Twitter il secondo rigore per il Barcellona: "Dopo questi primi 45 minuti già sappiamo chi andrà a vincere la Champions. Ogni stagione impariamo delle cose nuove. Oggi abbiamo imparato che i rigori si ottengono anche se il pallone non è in gioco".
GUARDIOLA: "IBRA? ORA FA L'AMICONE DI MOU. I RIGORI C'ERANO"
Il tecnico catalano risponde alle lamente di Zlatan ("Ora capisco Mou quando dice che al Camp Nou non si vince", vedi sotto) e non gli risparmia qualche frecciata: "Di Ibra posso valutare soltanto le due semifinali che ha fatto con noi contro l'Inter nel 2010. Ora fa l'amico di Mourinho ma la valutazione dello svedese la deve fare Allegri, non io. Lui dice che vinciamo per gli arbitri? Bene, però i giocatori devono parlare sul campo. Siamo felici, abbiamo fatto oltre venti tiri in porta mentre loro soltanto tre". Tra Ibra e Guardiola decisamente non è mai stato amore (eufemismo). Sui rigori non ammette lamentele da nessuno: "C'erano entrambi, quando prendi un giocatore per la maglia in area si fischia''.
ALLEGRI "VINCIAMO LO SCUDETTO"
Nel corso del programma "Champions League Live" in onda su Premium Calcio, l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri ha parlato del post-Barcellona: "L'obiettivo minimo in Europa erano i quarti di Champions e li abbiamo raggiunti: usciamo bene, anche in prospettiva futura. Sono sicuro che questa sconfitta non incidera' minimamente in campionato, non lascera' strascichi: se giocheremo da Milan difficilmente perderemo la testa della classifica".
ZLATAN, "ORA CAPISCO MOURINHO QUANDO DICE CHE NON SI PUO' VINCERE AL CAMP NOU"
"Non capisco il perchè del secondo rigore, ma ora capisco perchè Mourinho si arrabbia sempre al Camp Nou". Parola di Ibrahimovic se la prende con l'arbitraggio e nomina il tecnico del Real: "E' impossibile spuntarla su questo campo. Se l'arbitro ha fischiato il secondo rigore, allora avrebbe potuto fischiare anche quello su di me"
GALLIANI, NO COMMENT
L'amministratore delegato del Milan non commenta la sconfitta della sua squadra contro il Barcellona. Sull'1-1, il Milan ha subito un rigore molto più che dubbio e la partita è svoltata a favore dei blaugrana.
NESTA, MESSI 70% DEL BARCA
"Potevamo fare un po' meglio nelle ripartenze, quando ci siamo riusciti abbiamo fatto gol. Solo cosi' avremmo potuto portare a casa il risultato, invece quando non ci siamo riusciti loro hanno segnato e potevano farcene altri. Il Barcellona e' il Barcellona...". Alessandro Nesta riconosce tutti i meriti dell'avversario nella serata del Camp Nou costata al Milan l'eliminazione ai quarti di Champions. "Avevamo rimesso a posto la partita - spiega il difensore rossonero a Sky - pero' loro sono davvero forti. Messi e' il 70% della squadra: quando gli altri fanno tic-tac, lui accelera e fa la differenza. Il Milan ha la forza economica e la possibilita' per avvicinarsi a questa squadra". Anche per Nesta, la sua trattenuta su Busquets, contemporanea ad un blocco falloso di Puyol, non era da rigore: "Io l'ho tirato, pero' ho subito un blocco ma l'arbitro (Kuipers, ndr) ha fischiato prima che fosse battuto il corner. E poi ho pensato: ne ha gia' fischiato uno, non ne fischiara' un altro. E invece l'ha fatto. In Italia fischiano di meno per le trattenute in area rispetto all'Europa, pero' l'arbitro poteva fare molto meglio...".
AMBROSINI, USCITI A TESTA ALTA
"Non eravamo partiti bene, poi eravamo riusciti a recuperare e c'e' stato l'episodio del secondo rigore... Nella ripresa loro hanno fatto meglio, noi un po' poco, pero' abbiamo tenuto testa al Barcellona". Massimo Ambrosini ha poco da rimproverare ad un Milan uscito a testa alta nei quarti di Champions League. L'unico neo, per il capitano rossonero, e' il secondo penalty, accordato dall'olandese Kuipers per una trattenuta in area di Nesta: "E' il solito discorso - dice a Sky - In ogni angolo ci sono determinate cose pero' non esiste una uniformita' di giudizio. Ci vuole coraggio a condizionare in maniera cosi' importante in quarto di Champions...". Il passaggio del turno dei blaugrana, pero', e' meritato: "Che il Barcellona sia la piu' forte in circolazione lo sapevamo. Abbiamo giocato le nostre carte ed usciamo a testa alta, senza rimpianti. Forse dovevamo fare qualcosa in piu', ma un po' di differenza a loro favore c'e' stata".
MILAN, LE PAGELLE CONTRO IL BARCELLONA
Di Giordano Brega
ABBIATI VOTO 6+. Quasi gli scappa il miracolo in allungo sul primo rigore di Messi. Ma la Pulce spolvera l'ultimo centimetro a fil di palo e rende vano il tuffo lunghissimo del portiere rossonero. Tre gol su cui ha poche colpe. Un paio di lievi incertezze su uscite alte, ma sicuro tra i pali. Soprattutto quando il Barça tenta il bombardamento da lontano e lui è sempre vigile.
ABATE VOTO 6. Fatica un po' all'inizio quando gli capita di trovarsi Cuenca che lo punta in uno contro uno e lui per giunta non ha compagni che lo sostengono troppo in raddoppio. Prende gradualmente fiducia e piazza anche qualche sgroppata in avanti. In particolare quando lancia un contropiede di forza che però poi Boateng non sfrutta guadagnando oltre il calcio d'angolo.
MEXES VOTO 5. Imperdonabile l'errore con cui lancia l'azione del primo gol blaugrana, se non si dovrebbe perdere mai la concentrazione in nessuna partita al mondo figuriamoci in un Barça-Milan in cui ti stai giocando un appuntamento con la storia. Philippe ne viene respinto. Cerca poi di ritrovare una concentrazione che non trova mai del tutto nei novanta.
NESTA VOTO 6+. Cinque minuti e vede Messi entrare in area e tentare un diagonale (fuori) a due passi da Abbiati: tagliato fuori lui e tutta la difesa rossonera. Incredulo (come tutti) quando l'arbitro gli fischia contro il rigore del 2-1. Per il resto sbaglia poco e ci mette tutto il carisma che aveva dentro di sé.
ANTONINI VOTO 5,5. Il ricordo dei due recuperi prodigiosi dell'andata non funziona quando tenta una scivolata troppo ardita su Leo Messi per rimediare al pasticcio colossale iniziato da Mexes. Questa volta niente applausi, ma un solo fischio, quello dell'arbhitro che sanziona l'unico rigore giusto della serata per i blaugrana. Di buono c'è che Antonini non si deprime, né si spaventa di fronte a un Dani Alves più incisivo e aggressivo del match di San Siro.
AMBROSINI VOTO 6+ Il cuor di leone resta, magari non mette i scena una partita epica come quella del Meaza, ma la sua tenuta davanti alla difesa è più che buona.
SEEDORF VOTO 4,5. Non gli manca l'esperienza, né la tecnica. Sono le gambe che lo condannano a un ko tecnico contro i rivali blaugrana. Una partita in sofferenza, senza nessuno spunto di qualità.
BOATENG VOTO 5,5. Non era stato brillante all'andata quando era quasi al rientro dall'infortunio, non ci è riuscito al ritorno con sei giorni di allenamenti (e una mezz'oretta a Catania). Poche idee e affondi degni di nota. Non è il Boa che il Milan sperava in una serata del genere.
NOCERINO VOTO 6,5. Sino al gol sembra spaesato e in difficoltà. Dopo la rete fa una partita ordinata senza grandi spunti di rilievo. Però cosa vuoi dire a uno che sa andare nello spazio come nessun centrocampista italiano? Fa battere a mille il cuore rossonero con quel diagonale che punisce l'incolpevole Valdes e mette una paura pazzesca a tutto il Camp Nou.
IBRAHIMOVIC VOTO 6. L'assist con cui lancia Nocerino è marchio di fabbrica, cosa vista e rivista in campionato. Quasi a voler dire al mondo che lui non si spegne nelle notti di Champions. Qualche pallone intelligente, qualche spunto per i compagni. Però da Zlatan ci si aspetterebbe il ruggito del fuoriclasse che viene a mancare.
ROBINHO VOTO 5. Prova a promettere qualcosa di buono nel primo tempo, senza mantenerlo. Nella ripresa pare venirgli a mancare il fiato e combina quasi nulla.
AQUILANI VOTO 6. Entra al posto di Seedorf e c'è di buono che almeno ci mette un po' di corsa.
